domenica 13 settembre 2015

Dr. Sang Hun Lee incontra Karl Marx nel mondo spirituale

Capitolo V

Incontri e educazione nel Mondo Spirituale

I Leader del mondo Comunista

Karl Marx

Quella che segue è una comunicazione dal mondo spirituale, frutto di un seminario condotto con i leader storici di ogni campo. Lo scopo del seminario è abbattere le barriere fra le quattro religioni, Ebraismo-Cristianesimo, Buddismo, Confucianesimo, Islamismo, leader del mondo Comunista, compreso i Criminali di guerra nel mondo spirituale, aprendo la strada alla pace e all’armonia sulla terra.

Vi sono contenute le riflessioni di 80 leader storici dell’Ebraismo-Cristianesimo, nonché di 13 discepoli di Confucio. Il seminario è stato diretto dal Dott. Sang Hun Lee che durante la sua vita terrena era il Presidente dell’Istituto di Ricerca del Pensiero dell’Unificazione e che è andato nel mondo spirituale nel 1997.

Il Dott. Lee ha intervistato i partecipanti e ha trasmesso questi messaggi che sono stati trascritti dalla Signora Young Soon Kim

Karl Marx

Karl Marx visse la sua vita terrena come il capo di persone malvagie. Come mai era così crudele? Il suo atteggiamento ribelle derivò dal risentimento che provava per non veder riconosciute quelle che egli considerava le sue grandi e meravigliose idee.

Non essendo disposto ad aprire la mente alla discussione, a causa del suo terribile orgoglio e dell’arroganza del suo pensiero, si ribellò contro il sistema sociale e le sue idee fornirono alla folla infuriata le basi della rivoluzione. Mi domandavo dove una persona così crudele, che durante la vita era stata intossicata dalle sue idee, vivesse nel mondo spirituale.

All’inizio non fu facile trovarlo. Poi, però, mi resi conto che le persone dello stesso tipo si riuniscono insieme, così per trovarlo, chiesi in giro dove si potevano incontrare i rivoluzionari.

Le persone che sulla terra hanno lavorato per la rivoluzione sono ancora tutte intossicate dalle loro idee nel mondo spirituale. Attorno al luogo dove vive Karl Marx trovai degli edifici squallidi che parevano centri di detenzione per prigionieri di guerra.

In quelle case c’erano molte persone che sembravano i resti di un esercito sconfitto. C’erano persone esauste, sdraiate per terra perché non avevano nulla da fare, persone invalide che camminavano reggendosi sulle stampelle. I loro volti erano abbattuti e riflettevano la penosa realtà della guerra. Nonostante ciò, stavano andando da qualche parte, seguivano una guida.

Poi sentii qualcuno gridare a voce alta da un luogo elevato. “Miei concittadini! – gridava - Ricominciamo daccapo! Non possiamo essere sconfitti qui. Incoraggiamoci a vicenda e lottiamo ancora una volta! La vittoria è nostra”. Gridava questa sorta di parole retoriche. L’uomo che gridava era proprio Karl Marx.

Aspettai per incontrarlo in fondo al pubblico. Nonostante le difficoltà delle persone, continuava ad insistere che la sua teoria avrebbe portato la vittoria.

Dopo il suo discorso, gli chiesi se potevamo incontrarci per un momento nonostante avesse tanto da fare. Alla mia richiesta, mi disse: “Che tipo di pensiero rappresenti?” Allora mi presentai: “Io sono Sang Hun Lee e ho elaborato la Critica e Controproposta al Comunismo”.

Rispose:

“Non ho nulla a che fare con la Critica e Controproposta al Comunismo. Non ho tempo per parlare con te perché sono molto occupato.”

A queste parole risposi:

“Non importa quanto sei occupato, non dovresti trattarmi così. Io ti ho aspettato fino alla fine della tua conferenza”. Abbassò gli occhi e mi chiese di sedermi insieme a lui. Non mi lasciò dire nemmeno una parola. Per fortuna, ero disposto ad ascoltarlo mentre spiegava le sue teorie.

Era un grande teorico. Parlò della sua teoria senza fermarsi per prendere respiro. Poiché insisteva fortemente sulle sue opinioni, non riuscivo ad aprire la porta al dialogo.

Continuavo ad aspettare. Quando parve che fosse sul punto di terminare il suo discorso, mi alzai in piedi e dissi che ora era il mio turno.

Dissi:

“Io, Sang Hun Lee, sono una persona che ama ascoltare gli altri, ma visto che tu hai finito di parlare, vorrei presentarti la mia opinione”. Allora gli parlai dei concetti essenziali della Critica e Controproposta al Comunismo. Spiegai perché la teoria del comunismo era fallita per forza di cose.

“Anche se la tua teoria è molto grande, conclusi, poiché non spiega nulla su Dio, che esiste come realtà nella vita umana in cielo e sulla terra, il comunismo non ha potuto fare a meno di fallire.

Conosci Dio?

Senza Dio, non puoi insegnare lo scopo fondamentale della vita umana. Senza conoscere Dio, non c'è pace né vita eterna per gli esseri umani. C'è soltanto la guerra. Queste, non sono forse tutte persone che si erano infatuate del tuo pensiero? Guardiamole! Perché vivono tutte come persone sconfitte e rovinate?

“Per favore, seguimi. Andiamo dove abito io, e diamo uno sguardo a quel luogo. Continuiamo a parlare per strada. Vorrei invitarti a casa mia oggi. Ti prego, andiamo”.

Dicendo questo, mi sembrò di aver ferito il suo orgoglio, perciò gli parlai con molta gentilezza”. Vorrei invitarti come ospite a casa mia. Voglio trattarti con grande rispetto”. Marx sembrò sentirsi obbligato a seguirmi.

Lungo la strada mi chiese:

“Perché sei venuto qui? Perché sei venuto da me a darmi una lezione con tanto entusiasmo?”

Risposi“Lo scoprirai quando vieni a casa mia”:

Quando fummo arrivati, si guardò attorno, osservando la bellezza e la straordinarietà dell’ambiente naturale in cui vivo. Sembrava che provasse una grande tristezza. Lo guidai in vari luoghi e gli mostrai un posto speciale. Gli mostrai lo spettacolo meraviglioso di una coppia in amore.

Marx non era sorpreso o imbarazzato, anzi sembrava essere attratto; sembrava essere attratto da loro da un potere magnetico. Inoltre, lungo la strada, l’espressione luminosa e pacifica delle persone, sembrò fargli cambiare idea.

Mi chiese se c’erano altri posti che potevo mostrargli.

Risposi:

“Come puoi vedere tutto in un giorno solo? Ti guiderò da altre parti la prossima volta”. Mi chiese di nuovo se poteva vivere lì. Il suo atteggiamento era cambiato molto dopo aver visto questo mondo. Pensai che c’erano buone possibilità di parlargli di Dio. Quando gli dissi: “Solo le persone che adorano e venerano Dio possono vivere qui”, esclamò: “Andiamo da Dio”.

Alla mia risposta: “Dio non è qui”, disse: “Allora andrò da Dio e gli farò delle domande. Cosa devo fare per adorare Dio? Se Dio mi dà una direttiva, farò esattamente come dice.”

Poiché la mente di Karl Marx si era leggermente aperta, cominciai a fargli una lezione sui Principi, mettendo in evidenza gli errori del suo pensiero. Mentre insegnavo, potevo capire dall’espressione del suo volto, che era angosciato per la differenza fra il mio insegnamento e il suo pensiero. Tuttavia, feci la lezione senza interrompermi.

In questo modo, insegnai tante volte. Un giorno, durante la mia lezione, suggerii di fare altre lezioni a casa sua. Marx disse che aveva ancora bisogno di un po’ di tempo prima di invitarmi a casa sua. Tuttavia, quando ebbi finito di insegnare, disse: “Poiché la lezione di oggi era molto più interessante di quella di ieri, quella di domani probabilmente sarà più interessante di quella di oggi, e quella di dopo domani sarà più interessante di quella di domani. Quindi, suggerisco di invitarti a casa mia quando tutte le lezioni saranno finite.”

In risposta, gli dissi:

“Poiché ci vuole tanto tempo per finire tutte le mie lezioni, terminiamo qui questa lezione adesso. Poi, quando la tua mente vorrà veramente ascoltare di nuovo le lezioni, ricominceremo”.

La mia intenzione era di poter insegnare a casa sua. Quando suggerii: “Poiché la tua casa è troppo piccola, teniamo la lezione nel tuo cortile, che è grande”, il suo volto si corrugò e disse: “Io so il motivo per cui vuoi fare una lezione là con tanto entusiasmo. Ad ogni modo facciamola là”.

Un giorno, durante la mia lezione, alcuni strani giovani entrarono nella stanza e chiesero a Marx: “Perché ascolti le lezioni da solo?” Dissero che volevano ascoltare anche loro. Pensando che quella era una buona opportunità li invitai a entrare nella stanza.

Da una parte e dall’altra si riunirono tante persone. Poi, successe una cosa strana. Il viso di Karl Marx divenne rosso come un peperone. Cominciò a piangere col capo abbassato davanti a tutti i presenti.

Continuò a piangere, poi parlò: “Amici miei che vi siete riuniti qui! Vi prego, ascoltate la lezione di questo maestro”. Condusse tutte le persone in un luogo aperto. In questo modo, in un ampio cortile all’aperto, potei dare diverse lezioni sui Principi Divini e la Critica e Controproposta al Comunismo a tante persone.

Attraverso la mia conferenza, tra i 70 e gli 80 discepoli di Marx divennero favorevoli. Marx era deluso per questo.

Attualmente è molto vicino a me, ma non è ancora arrivato al punto di accettare i Veri Genitori: Tuttavia, poiché sta ascoltando le mie lezioni con molta attenzione e in modo positivo, credo che accetterà presto i Veri Genitori. Gli spiegherò che il pensiero messianico dei Veri Genitori è il completamento di tutti i sistemi di pensiero.


Altre informazioni utili:




1 commento:

  1. Per me questa esperienza ci mostra l'errore di non accettare l'esistenza di Dio.
    Non accettare Dio come parte della nostra vita, con cui possiamo parlare, chiedere consigli, ringraziarlo per la creazione di questa bellissimo universo della natura, animali, etc. solo perché non vediamo la sua realtà con nostri occhi fisici, è davvero un errore gravissimo! Ignoranza pura.
    Invece di cercare dove sono le cause del perché della sofferenza, guerre, malattie, conflitti etc., diamo la colpa a Dio; questa è pura ignoranza e pura natura caduta dell'umanità (Uomini e donne), un'umanità caduta dal suo stato originale.
    Questa interview di Dr. Lee con un atteo comunista, stiamo vedendo dove finiscono!

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