domenica 13 settembre 2015

Dr. Sang Hun Lee incontra Lenin nel mondo spirituale

Capitolo V

Incontri e educazione nel Mondo Spirituale

I Leader del mondo Comunista

Lenin

Quella che segue è una comunicazione dal mondo spirituale, frutto di un seminario condotto con i leader storici di ogni campo. Lo scopo del seminario è abbattere le barriere fra le quattro religioni, Ebraismo-Cristianesimo, Buddismo, Confucianesimo, Islamismo, leader del mondo Comunista, compreso i Criminali di guerra nel mondo spirituale, aprendo la strada alla pace e all’armonia sulla terra.

Vi sono contenute le riflessioni di 80 leader storici dell’Ebraismo-Cristianesimo, nonché di 13 discepoli di Confucio. Il seminario è stato diretto dal Dott. Sang Hun Lee che durante la sua vita terrena era il Presidente dell’Istituto di Ricerca del Pensiero dell’Unificazione e che è andato nel mondo spirituale nel 1997.

Il Dott. Lee ha intervistato i partecipanti e ha trasmesso questi messaggi che sono stati trascritti dalla Signora Young Soon Kim

Lenin

Come figura guida della rivoluzione comunista, Lenin può aver dato un grande contributo ai paesi comunisti, ma, davanti a Dio, è la persona più bassa.

Dove vive nel mondo spirituale?

Sono già stato a casa sua. Ci andai per discutere con lui la Critica e Controproposta al Comunismo.

Quando entrai nella sua casa, c’erano molte guardie che controllavano tutto. Così era difficile entrare. Mi presentati con orgoglio come un emissario di Dio. La procedura per ottenere un appuntamento era complicata e, poiché il motivo della mia visita era insolito, non fu facile ottenere il permesso di entrare. Non potendo aspettare oltre, spiegai di nuovo alle guardie che ero un emissario di Dio con un invito per il loro maestro.

Dissi:

“Ho intenzione di servire molto bene il vostro maestro, perciò lasciatemi entrare”. Alla fine potei passare.

Lenin non è molto grande né alto, ma il suo volto era molto bello e mi diede un’impressione di forza.

Mi chiese: “Che cosa ti proponi di fare, incontrandomi?”

Risposi:

“Originariamente, ero molto interessato al tuo pensiero. Volevo incontrarti e imparare la tua teoria direttamente da te”.  Lenin non rivelava direttamente il suo pensiero e i suoi sentimenti.

Disse: “Io non sono così ben disposto da parlare imprudentemente del mio pensiero ad uno sconosciuto.

Cercò di controllare la mia identità. Quando mi presentai come un medico, rispose: “Perché un dottore come te s’interessa alle tendenze di un rivoluzionario?”

La sua mente non era abbastanza aperta da permetterci di discutere insieme il nostro pensiero. 

Così gli dissi: “Poiché sei una persona così importante e di gran valore, sono grato di averti incontrato. Vorrei invitarti a casa mia.” Lenin espresse molto cortesemente la sua profonda riconoscenza verso di me e così gli dissi che sarei venuto a prenderlo il giorno dopo.

Il giorno seguente invece di entrare in casa sua, mandai una persona a chiamarlo. Allora successe una cosa strana. Lenin era scomparso, anche se mi aveva promesso chiaramente di incontrarmi. Chiesi alle persone di servizio quando sarebbe tornato, ma nessuno lo sapeva. Il mio piano era inutile. Ogni casa lì intorno aveva un aspetto tetro e desolato. Quelle povere abitazioni sorgevano le une accanto alle altre.

Perché non voleva incontrami?

Pensai a diverse ragioni. Nei due giorni successivi, perlustrai i dintorni della casa. Mentre camminavo, cercavo di farmi venire qualche ispirazione o qualche idea saggia.

Dopo alcuni giorni, scoprii una casa nuova fra le tante che sorgevano nel quartiere di Lenin. Non era più grande di quella di Lenin. Lenin e un gruppo di persone uscirono da quella casa. Mi accorsi, però, che essi consideravano quella una situazione strana o scomoda.

Lenin non mostrava il suo solito aspetto audace e forte. Sembrava essere teso e aver paura di qualcosa. Per quale ragione? Cercai di scoprirlo. Ad ogni modo il gruppo uscì da quell’abitazione e non andò a casa di Lenin ma in un’altra direzione. Li seguii, a volte da lontano, a volte molto da vicino. Così facendo, assistetti ad un’altra scena.

Dall’espressione del suo volto, si capiva che Lenin si sentiva oppresso da qualcuno. Il gruppo si disperse e cominciò a camminare separatamente. Non volevo perderli e così li seguivo molto attentamente. Arrivarono ad un punto intermedio e cominciarono di nuovo a camminare insieme. Mi domandavo quale sarebbe stata la loro destinazione finale: era un piccolo ruscello.

Si sedettero l’uno accanto all’altro. Poiché dovevo ascoltare quello che si dicevano, entrai nell’acqua, mantenendomi ad una certa distanza da loro, e finsi di lavarmi i piedi. Riuscivo a sentire quello che dicevano. Udii la voce di Lenin che diceva: “Amici miei! Dobbiamo combattere qui e riportare la vittoria, altrimenti saremo tutti espulsi. Si sta avvicinando una situazione pericolosa.” Udii la voce di un giovane. “Anche se ci uniamo insieme, poiché non abbiamo molti membri, penso che sarà difficile vincere”.

Dopo che quel giovane ebbe parlato, il gruppo rimase in silenzio per un po’. Poi si udì nuovamente la voce di Lenin. “Se gli altri scoprono la nostra identità, saremo in pericolo. Quindi spostiamoci da un’altra parte e rimaniamo là! Se ci trasferiamo in una casa piccola, saremo più al sicuro”. Mi domandavo perché fossero venuti lì e perché dovessero parlare in segreto. Ma la mia domanda ebbe subito una risposta.

Se si fossero incontrati nella loro residenza, sarebbero stati sotto stretta sorveglianza. Dal loro dialogo capii che, nella loro residenza, poiché si sorvegliavano a vicenda, non potevano divulgare segreti.

Poiché Lenin seguì una teoria sbagliata, anche se fu un grande leader nazionale, i risultati della sua vita furono meschini. Per questo non poteva neppure dire una parola con dignità, e non aveva un posto comodo dove vivere. Se vivesse nello splendore del mondo eterno, potrebbe camminare sicuro, a testa alta. Invece, deve vivere una vita limitata, guardandosi sempre alle spalle.

La situazione di Lenin fornisce un vero insegnamento alle persone sulla terra. Come dovremmo vivere per prepararci alla vita eterna?

Ritornai a casa pregando di poter incontrare di nuovo Lenin in un prossimo futuro.

Domanda di Young Soon Kim:

“Nel mondo fisico, tu guidavi la macchina. Per testimoniare alle persone nel mondo spirituale ti sposti a piedi?”

Risposta (Sang Hun Lee): “Poiché è difficile capire la vita nel mondo spirituale, anche se te lo spiegassi, forse non capiresti molto. Tuttavia, ci proverò. Sulla terra, quando uno cammina per andare da qualche parte, deve continuare a camminare, ma nel mondo spirituale, poiché il luogo cambia a seconda del pensiero di una persona, camminare ha un significato diverso. Si può andare in macchina ovunque e in qualunque momento lo si desideri. Questo è un po’ difficile da spiegare. Anche se forse vuoi sapere le cose più dettagliatamente, mi fermerò qui e passerò al compito successivo.

Altre informazioni utili:


Nessun commento:

Posta un commento

Post in evidenza

Dr. Sang Hun Lee incontra Maometto nel mondo spirituale

Comunicazione dal Mondo Spirituale Quella che segue è una comunicazione dal mondo spirituale, frutto di un seminario condotto con i leader s...

Post più popolari