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Capitolo V
Incontri e educazione nel Mondo
Spirituale
I Leader del mondo Comunista
Lenin
Quella che segue è una
comunicazione dal mondo spirituale, frutto di un seminario condotto con i
leader storici di ogni campo. Lo scopo del seminario è abbattere le barriere
fra le quattro religioni, Ebraismo-Cristianesimo, Buddismo, Confucianesimo,
Islamismo, leader del mondo Comunista, compreso i Criminali di guerra nel mondo
spirituale, aprendo la strada alla pace e all’armonia sulla terra.
Vi sono contenute le
riflessioni di 80 leader storici dell’Ebraismo-Cristianesimo, nonché di 13
discepoli di Confucio. Il seminario è stato diretto dal Dott. Sang Hun Lee che
durante la sua vita terrena era il Presidente dell’Istituto di Ricerca del
Pensiero dell’Unificazione e che è andato nel mondo spirituale nel 1997.
Il Dott. Lee ha intervistato
i partecipanti e ha trasmesso questi messaggi che sono stati trascritti dalla
Signora Young Soon Kim
Lenin
Come figura
guida della rivoluzione comunista, Lenin può aver dato un grande contributo ai
paesi comunisti, ma, davanti a Dio, è la persona più bassa.
Dove vive nel mondo
spirituale?
Sono già stato a casa sua.
Ci andai per discutere con lui la Critica e Controproposta al Comunismo.
Quando entrai nella sua
casa, c’erano molte guardie che controllavano tutto. Così era difficile
entrare. Mi presentati con orgoglio come un emissario di Dio. La procedura per
ottenere un appuntamento era complicata e, poiché il motivo della mia visita
era insolito, non fu facile ottenere il permesso di entrare. Non potendo
aspettare oltre, spiegai di nuovo alle guardie che ero un emissario di Dio con
un invito per il loro maestro.
Dissi:
“Ho intenzione
di servire molto bene il vostro maestro, perciò lasciatemi entrare”. Alla fine
potei passare.
Lenin non è molto grande né
alto, ma il suo volto era molto bello e mi diede un’impressione di forza.
Mi chiese: “Che cosa ti proponi
di fare, incontrandomi?”
Risposi:
“Originariamente, ero molto
interessato al tuo pensiero. Volevo incontrarti e imparare la tua teoria
direttamente da te”. Lenin non rivelava direttamente il suo pensiero e i
suoi sentimenti.
Disse: “Io non sono così ben
disposto da parlare imprudentemente del mio pensiero ad uno sconosciuto.
Cercò di
controllare la mia identità. Quando mi presentai come un medico, rispose:
“Perché un dottore come te s’interessa alle tendenze di un rivoluzionario?”
La sua mente non era abbastanza aperta da permetterci di discutere insieme il nostro pensiero.
Così
gli dissi: “Poiché sei una persona così importante e di gran valore, sono grato
di averti incontrato. Vorrei invitarti a casa mia.” Lenin espresse molto
cortesemente la sua profonda riconoscenza verso di me e così gli dissi che
sarei venuto a prenderlo il giorno dopo.
Il giorno seguente invece di
entrare in casa sua, mandai una persona a chiamarlo. Allora successe una cosa
strana. Lenin era scomparso, anche se mi aveva promesso chiaramente di
incontrarmi. Chiesi alle persone di servizio quando sarebbe tornato, ma nessuno
lo sapeva. Il mio piano era inutile. Ogni casa lì intorno aveva un aspetto
tetro e desolato. Quelle povere abitazioni sorgevano le une accanto alle altre.
Perché non voleva
incontrami?
Pensai a diverse ragioni.
Nei due giorni successivi, perlustrai i dintorni della casa. Mentre camminavo,
cercavo di farmi venire qualche ispirazione o qualche idea saggia.
Dopo alcuni giorni, scoprii
una casa nuova fra le tante che sorgevano nel quartiere di Lenin. Non era più grande
di quella di Lenin. Lenin e un gruppo di persone uscirono da quella casa. Mi
accorsi, però, che essi consideravano quella una situazione strana o scomoda.
Lenin non mostrava il suo
solito aspetto audace e forte. Sembrava essere teso e aver paura di qualcosa.
Per quale ragione? Cercai di scoprirlo. Ad ogni modo il gruppo uscì da
quell’abitazione e non andò a casa di Lenin ma in un’altra direzione. Li
seguii, a volte da lontano, a volte molto da vicino. Così facendo, assistetti
ad un’altra scena.
Dall’espressione del suo
volto, si capiva che Lenin si sentiva oppresso da qualcuno. Il gruppo si
disperse e cominciò a camminare separatamente. Non volevo perderli e così li
seguivo molto attentamente. Arrivarono ad un punto intermedio e cominciarono di
nuovo a camminare insieme. Mi domandavo quale sarebbe stata la loro
destinazione finale: era un piccolo ruscello.
Si sedettero l’uno accanto
all’altro. Poiché dovevo ascoltare quello che si dicevano, entrai nell’acqua,
mantenendomi ad una certa distanza da loro, e finsi di lavarmi i piedi.
Riuscivo a sentire quello che dicevano. Udii la voce di Lenin che diceva:
“Amici miei! Dobbiamo combattere qui e riportare la vittoria, altrimenti saremo
tutti espulsi. Si sta avvicinando una situazione pericolosa.” Udii la voce di
un giovane. “Anche se ci uniamo insieme, poiché non abbiamo molti membri, penso
che sarà difficile vincere”.
Dopo che quel giovane ebbe
parlato, il gruppo rimase in silenzio per un po’. Poi si udì nuovamente la voce
di Lenin. “Se gli altri scoprono la nostra identità, saremo in pericolo. Quindi
spostiamoci da un’altra parte e rimaniamo là! Se ci trasferiamo in una casa
piccola, saremo più al sicuro”. Mi domandavo perché fossero venuti lì e perché
dovessero parlare in segreto. Ma la mia domanda ebbe subito una risposta.
Se si fossero incontrati
nella loro residenza, sarebbero stati sotto stretta sorveglianza. Dal loro
dialogo capii che, nella loro residenza, poiché si sorvegliavano a vicenda, non
potevano divulgare segreti.
Poiché Lenin
seguì una teoria sbagliata, anche se fu un grande leader nazionale, i risultati
della sua vita furono meschini. Per questo non poteva neppure dire una parola
con dignità, e non aveva un posto comodo dove vivere. Se vivesse nello
splendore del mondo eterno, potrebbe camminare sicuro, a testa alta. Invece,
deve vivere una vita limitata, guardandosi sempre alle spalle.
La situazione di Lenin
fornisce un vero insegnamento alle persone sulla terra. Come dovremmo vivere
per prepararci alla vita eterna?
Ritornai a casa pregando di
poter incontrare di nuovo Lenin in un prossimo futuro.
Domanda di Young Soon
Kim:
“Nel mondo fisico, tu
guidavi la macchina. Per testimoniare alle persone nel mondo spirituale ti
sposti a piedi?”
Risposta (Sang Hun Lee): “Poiché è difficile capire la vita nel mondo spirituale, anche se te lo spiegassi, forse non capiresti molto. Tuttavia, ci proverò. Sulla terra, quando uno cammina per andare da qualche parte, deve continuare a camminare, ma nel mondo spirituale, poiché il luogo cambia a seconda del pensiero di una persona, camminare ha un significato diverso. Si può andare in macchina ovunque e in qualunque momento lo si desideri. Questo è un po’ difficile da spiegare. Anche se forse vuoi sapere le cose più dettagliatamente, mi fermerò qui e passerò al compito successivo.
Altre informazioni utili:
- Autore dei messaggi dal mondo spirituale, Dr. Sang Hun Lee
- Introduzione di Young Soon Kim, la Medium che ha trascritto i Messaggi
- Prefazione di Dio è il Genitore di tutta l’Umanità
- Principio Divino
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